La figura è una sintesi della mia concezione del simbolismo dello spazio grafico, su cui si basa il sistema della Grafologia Strutturale. Spazio che è un mondo di luoghi, perciò non metrico ma topologico, costituito e abitato da simboli. In esso non vi sono rapporti tra cose ma tra entità simboliche, è uno spazio animato. Il simbolo autentico non è una cosa che sta al posto di un'altra (sostituzione) o che rimanda a un'altra (analogia), bensì ciò che si percepisce di una cosa quando si è in sintonia con essa, tutt'uno con essa; è l'opposto dell'oggetto, dal quale, invece, si è distaccati. Il mondo simbolico è quello conosciuto attraverso l'intuizione, immediatamente sentito; mondo reale, non di fantasia: la natura nella sua interezza è tutta rivestita di significato simbolico, sta a noi percepirlo. Di conseguenza, la Grafologia Strutturale è una grafologia della vita di relazione, che rivela come l'individuo si relaziona con sé e con gli altri a livello affettivo, ideale e materiale nell'hic et nunc di ogni punto-situazione incontrato sul foglio nel corso del tracciamento grafico. Nell'occhiello -che contiene la storia dell'individuo, la sua identità- possiamo vedere che vengono percorse quattro vie d'elaborazione delle esperienze interiori: la via della sensazione, dell'intuizione, del sentimento, del pensiero razionale. La parte sinistra dell'occhiello corrisponde a un'attività tipica dell'emisfero destro del cervello (sintesi), quella destra a un'attività tipica dell'emisfero sinistro (analisi).
In uno spazio grafico così ricco di simboli si riconosce anche nelle lettere dell'alfabeto una struttura simbolica significativa.
Sono di fondamentale importanza i concetti di Sé e Inconscio, nonché di ragione e intelletto, che vanno intesi nel senso qui sotto indicato.

 

Significato qui dato ai termini usati nella figura:

Inconscio: Nell'Inconscio c'è la storia dell'umanità, la storia della vita. E' la base vivente della nostra esistenza, il patrimonio con cui si viene al mondo: istinti, conoscenze ataviche, certezze innate, memoria infinita. E' qualcosa che lega uomini e animali, piante, ogni manifestazione vitale, come in un tutto.

Ragione: Si trova al limite superiore dell'istinto e distingue l'uomo dagli animali. E' una facoltà appartenente all'uomo, in dotazione per nascita, è intelligenza puramente razionale, fredda.

Intelletto: Si forma attraverso il sentimento, è una facoltà intuitiva, che permette di conoscere cose che non sono di pertinenza della ragione e di trovare un senso alla vita, di cercare e trovare una risposta alle cose ultime. L'intelletto permea tutto e dà la vera coscienza di sé e degli altri, costituisce la dimensione umana dell'esistenza. Senza intelletto la luce della ragione è offuscata.

: Nello sviluppo della personalità precede la formazione dell'Io, corrisponde a uno stadio evolutivo in cui non si conosce ancora l'altro nella sua alterità (simbiosi, fusionalità). E' il bambino in noi, la nostra parte spontanea, non la propria persona distinta dalle altre.

Io: La formazione dell'Io porta alla distinzione fra sé e gli altri, non più vissuti come parte di sé. L'Io conosce il principio di realtà, l'oggettività.

Non-Sé: E' quel mondo che il Sé non conosce, il mondo degli altri.

Oggetti-Sé: Tutto ciò che la persona vive più a livello del Sé che dell'Io (i cosiddetti "oggetti transizionali", bambole, giocattoli ecc).

Funzione paterna: Tutto ciò che s'incarna nella figura del padre allo scopo di far crescere l'Io dei figli fino allo stato adulto (sviluppo dell'Io).

Funzione materna : Tutto ciò che s'incarna nella figura della madre allo scopo di far crescere i figli dallo stato del Sé a quello dell'Io (formazione dell'Io).

Maternage: Tutto ciò che s'incarna nella figura della madre allo scopo di soddisfare adeguatamente le esigenze del Sé dei figli (cura del Sé).

Ideale dell'Io: Mondo ideale interiorizzato verso cui l'Io tende e con cui si commisura.

Super-Io: Insieme di principi e norme superiori interiorizzati che determinano la condotta morale dell'Io.

Io -piacere, Io -ideale: E' quella parte di noi interessata esclusivamente a se stessa, narcisistica, sulla quale l'Io adulto esercita un controllo più o meno valido.

Io-realtà: E' quella parte dell'Io che s'interessa attivamente del mondo a lui esterno, materiale e ideale, il quale va "conquistato".

Relazioni oggettuali: Sono quelle di cui è capace l'Io, non il Sé, poiché esse richiedono il riconoscimento dell'altro in quanto contrapposto a sé (ob-iectum).

Simbologia topologica, strutturale e relazionale dello spazio grafico